Fiumi di parole, concetti emoticati,

flussi violenti, impetuosi e dirompenti,

in una timeline, presenti, con il carico di significati

o di banali inutilità sgocciolanti.

Dilavano certezze,

si scontrano su scogli di amarezze

girano intorno infangati

ad alberi d’ego smisurati.

 

Lentamente rallentano meste,

in attesa urgente di notizie fresche.

Finché arrivano nell’Ansa del fiume di tweet

per scendere rapide nelle cascate dei R.I.P.

insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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0 Comments

  1. Mi fai venire in mente quella canzone di Conte…”Sono seduto in cima a un paracarro

    e sto pensando agli affari miei

    tra una moto e l’altra c’è un gran silenzio

    che descriverti non saprei…”

    chi può permettersi dei momenti di silenzio, al giorno d’oggi è un gran signore.

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