Fiumi di parole, concetti emoticati,
flussi violenti, impetuosi e dirompenti,
in una timeline, presenti, con il carico di significati
o di banali inutilità sgocciolanti.
Dilavano certezze,
si scontrano su scogli di amarezze
girano intorno infangati
ad alberi d’ego smisurati.
Lentamente rallentano meste,
in attesa urgente di notizie fresche.
Finché arrivano nell’Ansa del fiume di tweet
per scendere rapide nelle cascate dei R.I.P.
Mi fai venire in mente quella canzone di Conte…”Sono seduto in cima a un paracarro
e sto pensando agli affari miei
tra una moto e l’altra c’è un gran silenzio
che descriverti non saprei…”
chi può permettersi dei momenti di silenzio, al giorno d’oggi è un gran signore.