Sgombro subito il campo da qualunque dubbio: Matera è stata scelta come Capitale Europea della Cultura perché era la scelta migliore in assoluto .
Invidio molto Matera ma non tanto per il suo progetto (bellissimo) ma per quello che sono riusciti a fare in anni di fatica e convinzione che un modello basato su Cultura e Turismo potesse essere il modello vincente.
Vincente per il territorio, per le persone che ci abitano, per la soddisfazione di vivere in una realtà di cui andare orgogliosi.
Sì è creata, prima con la Basilicata e poi con Matera la voglia di identificarsi in un modello nuovo, innovativo, umanamente sostenibile. Lo percepisci dalla convinzione e l’attaccamento della gente a questo nuovo modello culturale.
E non parlo delle sole persone occupate a promuovere sui media il prodotto ma dell’intera Regione coinvolta in una speranza in cui hanno creduto sempre.
I social media nascono per mettere in relazione persone e cose. Basilicata prima e Matera poi, insieme, sono riusciti a sfruttare ogni angolo mediatico per renderlo strumento di partecipazione, progettazione e condivisione. Hanno saputo usare la rete in maniera intelligente e anche per questo sono stati esempio moderno e innovativo.
L’identità della Basilicata ha oggi in Matera un simbolo e una speranza: quella di diventare modello per un nuovo modo di fare cultura con elementi condivisi e partecipati dove tutti si sentono parte di una realtà da raccontare, condividere, promuovere ma soprattutto di cui esserne estremamente orgogliosi.
Da sardo e sostenitore di Cagliari2019 per questo invidio Matera e la Basilicata. Perché con fatica, lavoro, coinvolgimento, tanto tempo e pazienza e , non dimentichiamolo, la meritocrazia hanno saputo ritrovarsi in un’identità collettiva con grande prospettiva di sviluppo.
Matera e la Basilicata sono stati e saranno formidabile laboratorio culturale e turistico a cui tutti dobbiamo guardare per imparare.
Grazie Basilicata, Grazie Matera da un italiano orgoglioso di questa scelta.
Da vero sportivo e concisamente ed efficacemente esposto, con eleganza!
Letizia, l’amarezza è tanta ma non per l’occasione ma per non riuscire a creare aggregazione e comunità.
Da lucano, grazie soprattutto per “l’innovazione umanamente sostenibile” modello a cui cerchiamo di ispirarci tutti i giorni, in un settore dove o si innova o si declina.
Rocco Spinelli
Matera è una città meravigliosa e condivido in pieno quanto scritto. Che sia d’esempio anche per Cagliari.
C’è da dire però che la Basilicata è anche tanto altro, e purtroppo una delle regioni più “disastrate” in quanto a lavoro. Speranze zero per il futuro di noi giovani (parlo da 23enne, neolaureata), e molto poche anche per i nostri genitori (in mobilità, disoccupati).
La mia e la speranza di tutti i Lucani è quella che Matera come capitale europea 2019 diventi un punto di partenza verso il miglioramento della condizione della Regione e non un semplice modo per continuare ad arricchire le tasche dei nostri politici!
ecco questa è un invidia costruttiva bravo caro bello il tuo articolo, c’è bisogno di meno invidia e di tanta gente come te, trovo coretto premiare la cultura in tutte le città come esempio da prendere.
sono contenta come Lucana e come Italiana del sud :viva Matera e il popolo della bbasilicata che l’ha sostenuta e incoraggiata
Sarebbe ora che un atteggiamento come quello appena letto prendesse piede in tutta la penisola. Abbiamo un dannato bisogno di scrollarci di dosso campanilismo e provincialismo che hanno caratterizzato tante fasi della vita nazionale . Onore al merito di una regione della quale come italiani dovremmo condividerne l’ orgoglio e finalmente apprezzarne il merito.