Scopro oggi che il sito TDlab è stato chiuso e relegato nelle note stampa sul sito Mibact.

Questo dopo la dichiarazione a margine dell’imbarazzante questione su #verybello:

“Il ministero è impegnato direttamente per Expo e nulla impedisce di prendere autonomamente iniziative di questo tipo. Il Tdlab non è stato coinvolto perché non è più operativo da metà ottobre quando ha esaurito il suo compito consegnando il piano per il turismo digitale

Contestualmente ancor più imbarazzante è la scoperta delle policy e dell’utilizzo dei social a partire dal giorno di apertura (primo maggio! ) di #expo2015

In riferimento al collegamento coi social network, il ministro ha spiegato che “non ci sarà dibattito o confronto” con gli utenti, “ma integrerà le informazioni del portale” circa gli eventi del giorno.”

Ciliegina sulla torta la news postata da Nicola Chiappinelli in cui si arriva all’ancora più imbarazzante livello che se ospiti il banner potrai essere inserito nella pagina degli amici.

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Credo che la misura sia colma.

Il ministro Franceschini è riuscito nella difficile impresa di coinvolgere la rete migliore in un progetto per poi liquidarlo senza spiegazioni, nell’attivare una piattaforma di eventi scadente e tendenzialmente inutile, adottare una strategia social che neanche l’Unione Sovietica della Guerra fredda, arrivare al livello penoso del raccattare (ancora) collaborazione gratuita in cambio di visibilità.

Vede, caro Ministro, la rete è un formidabile strumento collaborativo che permette di entrare in contatto con professionalità che se motivate possono anche fare volontariato digitale.

La rete è anche però fatta prima di tutto di persone che non amano essere usate e buttate via come stracci, che non amano regalare il proprio tempo per scopi non condivisi, che detestano vedere i loro soldi pubblici spesi male e senza senso, che non sopportano un politico che da una parte vuole la collaborazione della rete e dall’altra la snobba senza mettersi a confronto.

Probabilmente Lei avrà anche delle meravigliose idee che aiuteranno l’Italia a puntare su Cultura e Turismo ma l’apparenza è di un uomo che decide da solo dietro il paravento di una supposta condivisione e collaborazione che evidentemente non c’è.

Le azioni concrete finora qui realizzate (azioni concrete che sono così importanti per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi) sono limitate al settore turismo lasciato allo sbando e il settore cultura che non funziona se non con manifestazioni estemporanee promozionali gratuite.

Mi perdoni la delusione, Ministro, ma io ci avevo creduto alla sua voglia di coinvolgere la cittadinanza attiva digitale per creare un modello collaborativo funzionale e innovativo e quindi la delusione è enorme per le frustranti parole e le dichiarazioni poco concrete.

Mi capisca: sognavo un’Italia Digitale del Turismo e della Cultura e invece vedo purtroppo solo ed esclusivamente #veryDario.

E questo, purtroppo, non è per niente verybello.

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insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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0 Comments

  1. Che la rete coinvolta fosse effettivamente quella migliore sarebbe anche da discutere…

    I presunti “professionisti di indubbio livello” coinvolti (escluso forse Euro Beinat) avevano un livello di professionalità talmente elevato dal riuscire a farsi gabbare come degli ingenui pivellini al primo impiego da un ben noto mediocre politico doroteo in cerca di rapida visibilità e consenso.

    Qualche gufo 2.0 ha anche provato a fare da grillo parlante, ammonendo i vari pinocchietti dal farsi convincere da un Gatto ministro e da una Volpe consulente (pagata) a lavorare “gratis et amore Dei”.
    Purtroppo…

    Poi riuscirono ad accogliere nel loro gruppo pure Zorro:

    http://magicitaly.wordpress.com/2014/09/14/italia-it-esclusivo-anche-zorro-nel-tdlab/

    dimostrando peraltro, già in tempi non sospetti, di non essere certo delle gran volpi del web.

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