A volte il centrosinistra somiglia a quegli albergatori che trattano i loro clienti sgarbatamente, senza attenzione e facendogli pagare caro un servizio scadente perché “tanto i turisti arrivano lo stesso”.
Temo che per le prossime e imminenti elezioni politiche i turisti proveranno altri alberghi, almeno solo per vedere com’è.
Una generazione di albergatori che non ha capito che il turismo è cambiato, che esistono alberghi più competitivi e con servizi che a loro sembrano non appetibili e che invece hanno gran mercato. Albergatori che dovrebbero evitare di promuovere stanze che poi si rivelano topaie, prime colazioni con prodotti riciclati e stantii e reception sempre poco disponibili e a pagamento.
E facendo così l’albergo cade in rovina, perché la voce si sparge e il cliente lo imbrogli una volta sola.
Le prossime elezioni politiche ( e le prossime ormai non credo così lontane elezioni regionali sarde) saranno un fiorire di offerte speciali, spesso last minute, di alberghi storici, case della libertà, campeggi a cinque stelle, B&B di chi arrotonda.
Sarà bravo chi propone un’offerta legata al territorio, alle altre attività dello stesso e non solo alla ricerca del prezzo più basso con la promessa dell’offerta migliore. Sarà bravo chi proverà a dare la gestione dell’albergo a nuove leve che magari proveranno a innovare con processi lavorativi legati a un approccio ormai in disgrazia, la meritocrazia.
Sarà bravo chi avrà il coraggio di proporre un progetto politico pieno di visione e azioni concrete, misurabile, realista, onesto.
Sarà bravo chi saprà raccogliere le speranze e non le frustrazioni.
Perché i turisti sono cambiati (non tutti ma sempre in maggior numero) e non vogliono più servizi scadenti, amano lo storytelling solo quando è onesta proposta narrativa di servizi concreti, vogliono vivere una vacanza serena e senza il rimorso di aver sbagliato prenotazione.
Albergatori, aggiornatevi al mercato perché i tempi sono cambiati e alla fine la vacanza non può essere sempre e solo di chi governa.