Giornate intere a leggere di razzismo, sessismo, politica, scandali, bufale, ovvietà. E valutando il peso in percentuale dei contenuti davvero interessanti mi chiedo se non sia questo un modo davvero stupido di informarsi.
Un tempo leggevo e ascoltavo ciò che i giornali e le tv mi raccontavano. Poco tempo (uno o due giornali, due o tre tg, il giornale radio) e riuscivo a farmi una opinione.
Oggi, teoricamente immerso nello scibile umano, con le news in diretta e alert a tutte le ore, mi ritrovo ad avere difficoltà a non leggere le cose che non mi interessano se non privandomi di gran parte del tutto.
Se voglio leggere delle cose interessanti devo mettere in conto una rilevante perdita di tempo nel poterle distinguere dal fastidioso e imponente rumore di fondo.
La buona informazione come foglio nascosto in mezzo a una enciclopedia di banalità che troviamo solo dopo aver sfogliato foglio per foglio le pagine del volume.
Ecco, la sfida del futuro è forse sì anche un migliore giornalismo ma forse anche un sistemi di filtri per potersi informare senza leggere ciò che non interessa.
Abbonarsi direttamente alle persone o ai BOT che ritaglieranno le news secondo i nostri gusti e aspettative.
Per leggere di meno e sicuramente meglio.