Sgombriamo il campo da un dubbio.
Questo non è un libro di storie tristi, di tragedia e dolore, di viaggi della speranza o verso abissi di disperazione.
È un libro dove la risata vi accompagnerà per tutta la lettura insieme a tanti altri sentimenti.
Torpedone Trapiantati è un viaggio on the road profondo e strampalato che amerete per la leggerezza e la profondità, per i dialoghi e i personaggi a volte surreali, fulminanti, lirici, perché fa vedere due facce della stessa medaglia (la vita e la morte) con una chiave di lettura che è semplicemente la realtà che ognuno di noi vive quotidianamente, raccontato meravigliosamente con pennellate di Sardegna ad abbellire una tessitura narrativa quasi cinematografica.
Francesco lo conosco bene, da prima che diventasse scrittore, da quando calcava i palchi da DJ affermato e acclamato, dai suoi primi passi come cronista di nera e nei suoi primi romanzi fino alla malattia e al trapianto per arrivare poi alla sua seconda vita di uomo, scrittore e giornalista. Ecco, conoscendolo bene vi posso dire che questo libro (e quello che racconta) rispecchia esattamente quello che lui e le persone che racconta vivono.
Sorrisi, allegria, soprattutto. Vita, insomma.
Come racconta nel libro dalle parole della sua donatrice
– Ti sei preso una bella responsabilità, Checco. Lo dovevi mettere nel conto quando hai firmato il consenso per farti trapiantare.
– Lo so. Mi sono preso una bella responsabilità a prenderti la vita, Cinzia.
– No, non ci siamo capiti. La responsabilità che ti sei preso è quella di essere felice, sennò che senso ha ciò che ti ho donato? Vivi felice, Checco. Me lo devi.
Ecco, la responsabilità di vivere felici anche per la persona che gli ha permesso di essere vivo ma anche per rendere felici gli altri. Leggendolo non si può non pensare a quanto spesso non cogliamo l’importanza della vita, a quanto spesso entriamo in conflitto per questioni irrilevanti, a quanto tempo perdiamo dietro persone e cose che non meritano attenzione.
Parlarne senza essere pesanti e spocchiosi, senza finte costruzioni pietistiche e soprattutto con una risata che riporta il tutto alla vera bellezza della vita, nella gioia e nella disperazione, nelle piccole cose e nelle cose che non dipendono che dal destino, giusto o ingiusto che sia. Il glossario di sardo merita una citazione a parte, esilarante per me che ne conosco le sfumature, dialoghi che vi faranno tuffare nel profondo #sardolicesimo, questo è certo.
Torpedone Trapiantati è un libro perfetto per questa estate di valori messi in discussione, di rumore mediatico, di ansia da precisazione e di campionati mondiali di ego a squadre.
Seduti sul vostro lettino sulla spiaggia o nella fresca penombra della vostra veranda, assediati dalla quotidianità e dai mille problemi, tuffatevi nel viaggio di una comitiva di persone che hanno ricevuto il dono della rinascita.
Riderete, piangerete e penserete, tanto.
E quando avrete finito l’ultima riga vedrete il mondo con il cuore leggero e come il più meraviglioso dei doni.
Pagina ufficiale di Torpedone Trapiantati su Einaudi Editore
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