Un momento potente, di quelli che ricorderemo nelle nostre vite, che rimarrà scolpito nella storia. Nel giorno più duro per l’Italia, travolti dai numeri di morti senza volto e dall’angoscia che inizia a farsi sentire dopo settimane di quarantena arriva questo uomo anziano e claudicante, rappresentante sì di una religione importante ma seguito da tanta gente soprattutto per il carisma e l’ispirazione.

Oggi è qui per l’indulgenza plenaria (che per chi crede è un perdono dei peccati) ma soprattutto per lanciare un durissimo messaggio di accusa e una carezza gentile di speranza.

Un messaggio di una sintesi e una potenza con pochi eguali, nel quale racconta ciò che siamo e ciò che potremmo e dobbiamo essere, ma soprattutto con chi.

Perché avete paura?” chiede citando un passo della Bibbia.

Siamo uomini, piccoli e fragili al confronto del pianeta, della natura che oggi ci presenta un conto salato. Anche se siamo tanti pur non essendo lì presenti.

L’uomo supera i limiti fisici, quell’uomo vestito di bianco stasera ancora di più, raccontando il suo messaggio al mondo pur senza vederlo.

Oggi siamo tutti chiamati a farci un esame di coscienza, a chiederci quanto sia anche colpa nostra, a provare a chiedere scusa, a impegnarci a cambiare le cose. Non per quell’uomo vestito di bianco o Papa, secondo chi non crede o chi invece crede, ma per noi, per tutti noi, per il nostro futuro.

Perché oggi non è stato solo un momento.

Impegniamoci allora affinché questo affresco non adorni la tomba del nostro mondo.

Insieme.

Perché “Nessuno si salva da solo“.

insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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