È primavera, sbocciano in Sardegna (ma anche nel resto d'Italia) mille rassegne eno gastronomiche costantemente sovrapposte, raramente innovative, ognuna autoproclamatasi la migliore, la più importante, la più vera e tradizionale.…
Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.
Sono solo canzonette. #sanremo2019
Stasera inizia #sanremo2019 che tutti ingenuamente pensano sia solo una comunissima gara canora. Poveri cari, ignari della detonante portata e influenza di ciò che rappresenta Sanremo e di quello che…
Caro candidato, siediti e parlami del turismo per la Sardegna.
Tra un mese avremo un nuovo governo regionale che gestirà per i prossimi cinque anni lo sviluppo del turismo della Sardegna in un momento molto delicato. Molto delicato perché le…
Tutto è precipitato quando l’ignoranza è diventata un valore.
Tutto è precipitato quando l’ignoranza è diventata un valore.
Cittadini che non votano.
Le elezioni suppletive per la sostituzione del dimissionario Andrea Mura (M5S) nel collegio di Cagliari ha incoronato il giornalista Andrea Frailis candidato del centrosinistra. Ma il dato che lascia veramente…
Avete studiato, per favore non fatevene una colpa.
Non sono mai stato un genio o un secchione: iniziai a leggere per piacere, amavo immergermi nelle storie fin da bambino. Ho studiato il giusto, ho preso la mia laurea…
Tornando indietro rifareste l’università?
Una domanda semplice, quasi banale, che ieri (complice questo articolo su Flavio Briatore che annunciava la volontà di non consigliare al figlio l'università ma un percorso di istruzione curato dal…
La sindrome del politico non comunicante.
Assisto affascinato ai fuochi di inizio anno della campagna elettorale politica in Sardegna. Non entro nel merito delle questioni squisitamente politiche: destra, sinistra, centro, movimenti, indipendentisti, nazione sarda, autonomisti fanno…
L’anno (digitale) che verrà. [UnioneSarda 04.01.2019]
In pochi anni è cambiato quasi tutto. La tecnologia ha innovato così tanto i processi lavorativi, il sociale e le abitudini quotidiane che ci ha portato giorno dopo giorno dentro una rivoluzione epocale che ancora fatichiamo a riconoscere e gestire.
L’italia che vorrei.
La mediocrità assurta a valore, la prevaricazione verbale ululata a canini esposti, la decadente pratica dell’ascolto irrisa come inutile, la comunicazione creata per attirare l’attenzione sulla forma e non sul contenuto come prostitute digitali in vetrina in una qualunque Amsterdam-social: questo siamo diventati.