Il turismo non è solo un settore economico, ma un intreccio complesso di storie, relazioni e identità che solo alla fine diventa economia e futuro. Ogni luogo custodisce una narrazione che può trasformarlo in una destinazione unica, ma la sfida è farlo senza snaturarne l’essenza.
Dal 27 al 29 marzo 2025, Ghilarza diventerà il palcoscenico di “Once Upon A Place”, un festival che esplora il potere della narrazione nel marketing territoriale, riunendo esperti di turismo, comunicazione e innovazione per discutere strategie di valorizzazione sostenibile dei territori.
Io avrò l’onore di moderare uno degli incontri (We have to come back! Il turismo delle radici e della nostalgia) e soprattutto incontrare tanti amici professionisti che fanno la differenza nel mondo della comunicazione, del turismo e del marketing tutti accomunati dalla forte umanità che li rende unici.
Una grande occasione per riflettere su come il turismo possa essere un’opportunità di crescita o anche un rischio per le comunità locali. Quando un luogo viene trasformato in una destinazione turistica, la sua identità rischia di essere semplificata, cristallizzata in un’immagine da cartolina.
Ma le comunità non sono scenografie: sono organismi vivi, fatti di relazioni, abitudini, spazi condivisi.
Oggi viviamo un momento di decisioni che potrebbe influenzare la vita delle comunità dei prossimi venti anni: un momento cruciale per il loro destino.
Uno degli aspetti più critici del turismo contemporaneo è la sua capacità di ridefinire gli spazi urbani e rurali. Il fenomeno della “gentrificazione turistica” porta con sé uno sconvolgimento delle inerzie urbanistiche e un conseguente aumento dei prezzi immobiliari, la trasformazione delle economie locali e, spesso, l’espulsione delle comunità residenti. Ne abbiamo esempi concreti in molte città d’arte italiane e in località costiere che, nel tentativo di attrarre visitatori, hanno finito per perdere la loro anima.
In questo scenario, il racconto del territorio assume un ruolo chiave. Non possiamo limitarci a ispirare e vendere esperienze “autentiche” senza coinvolgere chi quei luoghi li abita. Raccontare un territorio non è solo costruire una narrazione accattivante: è dare voce a chi ci vive, è creare esperienze che siano rispettose del tessuto sociale e culturale locale.
L’accoglienza non è solo una questione di servizi, ma di relazioni.
Un turismo sostenibile e responsabile è quello che riesce a creare legami tra visitatori e comunità locali, che fa sì che il viaggiatore non sia solo un ospite temporaneo, ma un interlocutore con cui costruire un rapporto reciproco.
Se c’è una lezione che dobbiamo imparare è che la crescita turistica non può essere fine a sé stessa. Non basta attrarre più visitatori: bisogna attrarre quelli giusti. Quelli che rispettano i luoghi, che li vivono con curiosità e rispetto, che non si limitano a “consumare” esperienze, ma contribuiscono a rendere viva la destinazione costruendone insieme il futuro sostenibile.
A Ghilarza discuteremo di tutto questo con esperti del settore, giornalisti, storyteller e innovatori. Parleremo di come la narrazione possa essere uno strumento potente per costruire un turismo che non sia invasivo, ma generativo. Un turismo che non si limiti a trasformare i luoghi in cartoline da Instagram, ma che li arricchisca, li preservi e li renda vivi tutto l’anno.
Il turismo del futuro è fatto di cura, di ascolto, di scelte consapevoli.
A Once Upon A Place proveremo a immaginarlo insieme ai relatori, ai moderatori e ai tanti amici che verranno per trovare ispirazione e ascoltare chi apre mondi, futuro e anche speranza in un momento storico complicato per non ragionare solo per monetizzare le presenze e portare gente purché respiri.
I relatori che saranno presenti:
- Pablo Trincia – Giornalista e autore, interverrà sul tema “Raccontare le storie: un viaggio nella genesi della narrazione” in dialogo con Carolina Orlandi.
- Riccardo Scandellari – Esperto di personal branding e storytelling, analizzerà cosa rende una storia davvero efficace.
- Marcello Fadda e Carolina Orlandi – Esperti di reportage di viaggio, condurranno un seminario sui linguaggi della narrazione.
- Roberta Garibaldi – Docente e consulente internazionale nel settore enogastronomico, esplorerà il legame tra cibo, territori e identità.
- Fabio Viola – Pioniere della gamification in Italia, mostrerà come il gioco possa diventare un elemento chiave nel coinvolgimento dei visitatori.
- Gaia Provvedi e Filippo Giustini – Esperti di design thinking, presenteranno il talk “Be a Meraviglia” sull’attrattività dei territori.
- Lucia Tucci – Presidente di DestinAction, illustrerà approcci innovativi al marketing di destinazione.
- Serena Franco, Mario Paffi e Daniela Bavuso – Esperti di turismo delle radici, discuteranno come i luoghi d’origine possano diventare attrattivi per chi è emigrato.
- Maurizio Orgiana e Roberta Garibaldi – Discuteranno sulle potenzialità del turismo enogastronomico e il suo impatto sulle economie locali.
- Carlotta Barina, Roberta Bosu, Arian Müller e Fabrizio Contini – Presenteranno esperienze reali di progetti sostenibili applicati ai territori.
- Emma Taveri e Giulia Eremita – Parleranno di nuovi linguaggi per il turismo responsabile, illustrando strategie e casi di successo.
- Marta Aidala – Presenterà il suo libro “La Strangera. La casa che scegli”, esplorando il legame tra memoria e appartenenza.
- Niccolò Pennestre, Concetta D’Emma, Giacomo Andreani e Giulio Selvazzo – Condivideranno strategie innovative adottate in diverse realtà italiane.
- Roberto Vitali – Affronterà il tema dell’ospitalità accessibile e l’inclusività nel turismo.
E ultimo ma non per questo meno importante Maurizio Orgiana, la mente e l’organizzatore di Once Upon A Place che lo spiega così:”Once Upon A Place è nato per dimostrare che ogni luogo ha una storia da raccontare e che questa storia, se narrata nel modo giusto, può trasformarsi in una leva potente per il turismo e lo sviluppo locale. Con questa edizione vogliamo spingerci ancora oltre, esplorando le nuove frontiere del marketing territoriale, dalla sostenibilità alla gamification, dall’enogastronomia all’accessibilità, per dare alle destinazioni gli strumenti giusti per emergere in un mondo in continua evoluzione.”
Ci si vede a Ghilarza. 🙂
Once Upon A Place è un festival organizzato da Cadossene, polo di progettazione turistica, in collaborazione con il Comune di Ghilarza e Paulilatino e le associazioni culturali Antonio Gramsci Ghilarza e Pane e Cioccolata.
Info e biglietti: Once Upon a Place 2025