Un formaggio, un dono apparentemente semplice.
Un pezzo di tradizione, fatto a mano, con fatica e tanto amore.
Donato non per obbligo, ma per affetto.
E con quel gesto, un messaggio chiaro:
“Ti penso. Ti rispetto. Ti voglio bene.”
Quello che Agnese Cabigliera e la sua famiglia ci hanno donato — Su Casu de Pasca — non è solo un ingrediente per dolci antichi da una tradizione antica.
È un atto di generosità profonda.
È un ponte tra mondi diversi: chi custodisce e chi racconta, chi fa e chi trasforma, chi dona e chi riceve con gratitudine.
In un tempo dove tutto è veloce, spesso superficiale, fermarsi per donare qualcosa di sé è rivoluzionario.
È un modo per dire che la gentilezza, l’autenticità e la cura sono ancora modelli possibili.
E che le relazioni — quelle vere — sono fatte così: si nutrono di piccoli gesti che accendono scintille.
E quando l’ispirazione arriva così, non puoi che metterti al lavoro.
Con rispetto, con umiltà, con gioia.
E provare, creare, condividere.
Non sappiamo se le nostre casadinas siano perfette, o se la nostra Pizzeada diventerà una nuova tradizione.
Ma sappiamo che dietro tutto questo c’è un gesto d’amore che ha generato ispirazione.
E che oggi, più che mai, abbiamo bisogno di modelli positivi, di storie belle da raccontare e di persone che credano ancora nel valore di costruire qualcosa insieme.
Grazie Agnese.
Non solo per il formaggio.
Ma soprattutto per tutto il resto.




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